Nel mese di maggio ho avuto il piacere di degustare
Saint Esprit 2011 Côtes du Rhône di
Delas. La maison Delas Frères nasce
nell’ottocento e nel 1977 viene acquisita da Champagne Deutz. L’azienda coltiva
i propri vigneti sulle ripide pendici di granito della zona settentrionale del
Rodano in alcune delle denominazioni più prestigiose della regione e recentemente
si è rinnovata nella direzione del rispetto della territorialità e delle
caratteristiche di ciascuna zona in cui sono presenti i vigneti. Ha una produzione
media di 450.000 bottiglie l'anno. La zona di coltivazione è caratterizzata dal maestrale
che è un vento violento che può portare instabilità e temperature fredde. In
Provenza e un po’ in tutta la Francia del Sud viene chiamato mistràl. Il
mistral, provenendo dall’Atlantico, entra nella Valle del Rodano scavalcando il
Massiccio Centrale, acquista velocità e caratterizza con tempeste di vento anche
violente la zona. Il territorio è caratterizzato da una stagionalità delle
piogge molto marcata e da temperature calde con grande insolazione.
I vigneti del Saint Esprit si trovano nella parte nord del dipartimento dell’Ardèche, situato più o meno al centro della parte meridionale della Valle del Rodano e sono situati su ripide colline di granito con un’esposizione sud; tali condizioni offrono la migliore crescita per le vigne.
I vigneti del Saint Esprit si trovano nella parte nord del dipartimento dell’Ardèche, situato più o meno al centro della parte meridionale della Valle del Rodano e sono situati su ripide colline di granito con un’esposizione sud; tali condizioni offrono la migliore crescita per le vigne.
Metodo di
Produzione
Il Saint Esprit viene prodotto con una miscela
costituita per il 90% da uve Syrah e per il 10% da Grenache. Entrambi i vitigni
vengono diraspati. La fermentazione, la cui temperatura viene controllata e
mantenuta tra 82° C e 86° C, e la macerazione, avvengono in tini chiusi per
circa quindici giorni dove rimontaggi giornalieri assicurano una perfetta estrazione.
Dopo svinatura, pressatura e successivo travaso, si passa alla fermentazione
malolattica che avviene in acciaio. Al termine, il 30% del vino viene affinato
in botti di rovere al fine di fornire alla successiva miscela un tocco di legno.
La cuvée, dopo la miscelazione e
successivo filtraggio, viene imbottigliata.
Degustazione:
Il vino si presenta con un vestito granato e un’ottima
consistenza. Al naso si apre con una leggera dissociazione alcolica che dopo
alcuni attimi si perde ed iniziano a percepirsi sentori di frutti di bosco e nel sottofondo aromi di
viola, pepe, peperone, cannella e liquerizia. In bocca è morbido, rotondo e
fine con tannini delicati e ben distribuiti. Un vino estremamente interessante
caratterizzato nel finale da un’ampia persistenza. In abbinamento lo assocerei
ad una cucina in stile provenzale caratterizzata da imbottiture e grigliate
miste.
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