Nell’ultimo
viaggio “vinicolo” mi sono recato in Francia visitando la regione della Loira e
quella di Reims famosa per lo Champagne. A Reims ho trascorso alcuni giorni da
Pommery ma di questa grande casa parlerò prossimamente nel dettaglio. Infatti,
oggi, voglio raccontare della regione di Champagne nel suo insieme.
Il termine
“Champagne” può essere utilizzato esclusivamente per i vini spumante prodotti
con uve coltivate all’interno della regione omonima che rappresenta la AOC
(Appellation d’Origine Controlèe – Denominazione d’Origine Controllata) più
settentrionale della Francia.
Storia
Inizialmente, nella
regione di Champagne si producevano esclusivamente vini rossi. A partire dal
1600 si iniziarono a produrre vini bianchi, rosati e di color buccia di cipolla
i cosiddetti vin gris con vitigni a
bacca nera. Tali vini, a causa dell’arresto della fermentazione dovuto alle
basse temperature invernali e il successivo ripristino durante gli aumenti
primaverili, iniziarono a divenire leggermente frizzanti. La prima persona ad
interessarsi delle proprietà frizzanti dei vini fu il monaco Dom Pèrignon nel
monastero di Hautvillers. Successivamente, arrivarono dalla Spagna i tappi di
sughero e dall’Inghilterra le bottiglie di vetro più spesse in grado di
resistere alle pressioni. Dom Pèrignon fu il primo a produrre vino bianco da
uve a bacca nera e fu il primo a tagliare vini di provenienze e annate diverse
realizzando praticamente le prime cuvèe. Per tali motivi da molti viene
considerato l’inventore dello Champagne anche se la fonte rimane alquanto
incerta. La storia dello Champagne è contrassegnata da donne famose. La più
importante è sicuramente Nicole-Barbe Ponsardin vedova di Francois Cliquot che
con la sua casa la Cliquot-Ponsardin inondò con il suo vino la Russia; inoltre, a lei, dobbiamo l’invenzione della
pratica del remuage. Altre donne di estrema rilevanza nella storia dello
Champagne sono la vedova Louise Pommery, Odette Pol-Roger e Elisabeth
Bollinger.
Metodo di
Produzione
L’unico metodo
per produrre Champagne è il metodo Champenois. Ogni anno le uve provenienti da
varietà di vitigni differenti vengono raccolte e sottoposte a una prima
fermentazione per la preparazione del vino base. La seconda operazione consiste
nell’assemblaggio dei vini base a cui si può attingere, quando si vuole
produrre uno Champagne non d’annata, anche ai vini reserve ovvero vini delle annate precedenti che forniscono
ricchezza e complessità. La preparazione dell’assemblaggio ovvero della cuvèe è
una operazione estremamente complessa che richiede attenti esami al fine di
produrre lo stile della casa. Successivamente, dopo la chiusura in bottiglia
con tappo provvisorio, la cuvèe è sottoposta alla seconda fermentazione che può
durare dai dieci ai novanta giorni. Questa processo viene innescato aggiungendo
la liquer de tirage ovvero una
miscela di Champagne, zucchero e lieviti selezionati. Al termine della
fermentazione le bottiglie vengono spostate sulle pupîtres che consistono in strutture in legno che mantenendo le
bottiglie per il collo permettono di ruotarle gradualmente dalla posizione
orizzontale a quella verticale. Sulle pupîtres
le bottiglie sono sottoposte all’operazione di remuage che permette al deposito formatosi al termine della
fermentazione di staccarsi dal fondo e di depositarsi nel collo della
bottiglia. Il remuage può essere
effettuato a mano o con macchinari le gyro-palettes
che riducono notevolmente i tempi. Al termine di tale operazione il tutto è
sottoposto all’operazione di sur point
ovvero di invecchiamento a contatto con il sedimento. La penultima operazione è
la sboccatura o degorgement che
consiste nell’eliminare il sedimento. Di norma, tale operazione avviene facendo
passare il collo della bottiglia in una soluzione refrigerante che consente
allo stesso di ghiacciarsi evitando di scendere quando la bottiglia viene
rovesciata; successivamente, viene estratto il tappo transitorio e il cilindretto
di sedimento congelato viene espulso dalla pressione presente all’interno della
bottiglia. Questa operazione viene chiamata dègorgement
à la glace. L’ultima fase è il rabbocco della bottiglia attraverso
l’aggiunta della liquer d’expèdition,
la firma del produttore ovvero una miscela contenente zucchero (tranne per gli
Extra Brut) e altro che viene da sempre mantenuto segreto da ogni casa
produttrice.
Analisi del Terroir
Le viti vengono coltivate su un sottile strato
di terreno composto da sabbia, lignite, marna, terriccio ricco di humus,
argilla e detriti di calcare che poggia su un substrato di calcare bianco. Il
calcare è all’origine dell’elevata acidità che si sviluppa all’interno delle
uve. Le viti sono situate ad un’altitudine compresa tra i 120 e i 200 m slm. Il
ciclo produttivo delle viti è molto lungo a causa del clima marittimo, freddo e
umido con notevole variabilità stagionale dovuta alla forte influenza
dell’Oceano Atlantico.
Vitigni Presenti
Tra i vitigni
primari troviamo Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier mentre i secondari
comprendono principalmente Pinot Bianco, Arbanne e Petit Meslier.
Classificazione dei
Vigneti
La qualità dei
vigneti avviene in funzione di un sistema denominato Ѐchelle des Crus basato sulla valutazione del prezzo delle uve. I
vigneti vengono graduati con un punteggio da 100 a 80. Quelli con l’èchelle massima pari a 100 sono
classificati come Grands Crus e le uve in passato venivano pagate il 100% del
prezzo mentre quelli valutati tra 99 e 90 vengono denominati Premiers Crus e le
uve derivanti venivano pagate ad un prezzo inferiore. Oggi è la CIVC ovvero il
Comitè Interprofessionel du Vin de Champagne a stabilire dei prezzi orientativi
che comunque seguono la scala originaria. Diciassette sono i villaggi
classificati Grands Crus: Ambonnay, Avize, Ay, Beaumont-sur-Vesle, Bouzy,
Chouilly, Cramant, Louvois, Mailly , Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Oiry, Puisieulx,
Sillery, Tours-sur-Marne, Verzenay e Verzy.
Distretti
Nella regione di
Champagne esistono cinque distretti principali. Cote Des Blancs prende il nome dal fatto che vengono coltivate
quasi prettamente uve a bacca bianca quale Chardonnay. Nella zona viene
prodotto lo Champagne classico dotato di finezza e delicatezza. Montagne de Reims e Aube dove si coltiva principalmente Pinot Nero. Valèe de la Marne dove si coltiva Pinot
Meunier per via del suo germogliamento tardivo e della precoce maturazione in
grado di resistere al pericolo del gelo della valle. Infine, Cote de Sezanne dove si producono i
vini di minor finezza, fruttati ed esotici a base di Chardonnay maggiormente
simili agli spumanti del Nuovo Mondo piuttosto che al classico stile Champagne.
Tipologie di
Champagne
Brut
Non Millesimati. Rappresentano il 75% dello Champagne prodotto. La
caratteristica è legata al vino base che deve provenire sempre dall’ultima
vendemmia e al quale possono essere aggiunti vini di riserva.
Brut
Millesimati. Tali Champagne sono il risultato dell’assemblaggio di vini
della stessa annata. In essi non possono essere aggiunti vini di riserva.
Blanc
De Blancs. Sono gli Champagne prodotti esclusivamente da uve a bacca
bianca Chardonnay. Hanno il più alto potenziale di invecchiamento.
Blanc
De Noirs. Sono gli Champagne prodotti esclusivamente da uve a bacca
nera quali Pinot Nero e Pinot Meunier.
Rosè.
Comprendono gli Champagne rosa che possono essere prodotti per macerazione o
per assemblaggio di vino bianco e rosso. Il primo prodotto è stato il Cliquot
del 1777.
Cuvèe
De Prestige. Sono gli Champagne top di ogni casa produttrice e in
genere sono millesimati. Il primo prodotto venduto in commercio è stato il Dom
Pèrignon del 1936 anche se nel 1879 veniva già prodotto il Cristal di Roederer
che tuttavia veniva venduto esclusivamente allo zar Alessandro II.
Da
Unica Vigna. Sono prodotti ottenuti da uve raccolte da un’unica vigna e
quindi rappresentano la massima espressione del terroir. Vengono prodotti in
piccolissime quantità e da un numero limitatissimo di case produttrici.
Sigle in Etichetta
L’etichetta
degli Champagne nella parta inferiore riporta due lettere che permettono di
risalire al tipo di produttore dello Champagne.
NM
(Nègociant-Manipulant). E’ un produttore autorizzato ad acquistare uve e vini
da altre case, viticoltori e cooperative.
RM
(Rècoltant-Manipulant). Sono viticoltori-produttori, possono acquistare uve o
vini da altri produttori fino ad un massimo del 5% della propria produzione
totale.
CM
(Coopèrative-Manipulante). Rappresentano un insieme di viticoltori che
producono e vendono Champagne sotto uno o più marchi in loro possesso.
SR (Sociètè
de Rècoltants). Sono una società di due o più rècoltants che condividono le
proprietà e producono e/o commercializzano più di un marchio.
ND
(Nègociant-Distributeur). Sono una società realizzata esclusivamente per la
vendita al dettaglio dello Champagne. Se viene indicata anche la data di
raccolta delle uve, significa che queste appartengono tutte allo stesso vitigno.
MA
(Marque d’Acheteur). Rappresenta un marchio appartenente ad un acquirente come
ristoranti, supermercati, etc…
Differenziazione
dello Champagne in funzione della dolcezza
La dolcezza di
uno Champagne dipende dal livello di zuccheri residui presenti:
Zuccheri (g/l)
|
Tipologia
|
0-3
|
Brut Nature (assolutamente molto secco)
|
0-6
|
Extra Brut (molto secco)
|
0-15
|
Brut (da secco a molto secco)
|
12-20
|
Extra Sec o Extra Dry (da secco a
mediamente secco)
|
17-35
|
Sec o Dry (da medio ad amabile)
|
35-50
|
Demi-Sec (dolce)
|
>50
|
Doux (molto dolce)
|
In conclusione
possiamo affermare che Champagne è una regione unica, infatti, ogni anno le
viti, lottano in condizioni ai limiti della sopravvivenza, in un processo di
maturazione estremamente lungo al fine di portare i propri frutti alla
maturazione. Champagne rappresenta la regione più importante al mondo nella
produzione di vino spumante.