La mia passione

La mia passione

domenica 15 giugno 2014

Degustazioni: Naturalis Historia IGT 1997 Mastroberardino


La scorsa settimana, dopo un lungo affinamento nella mia cantina personale, ho deciso di aprire una bottiglia che mi venne regalata molti anni addietro da mio fratello: Naturalis Historia 1997 di Mastroberardino.

Non inizierò questo racconto come faccio di solito ovvero con una breve descrizione dell’azienda produttrice in quanto in questo caso mi sembrerebbe troppo riduttivo considerando la sua notevole importanza e magari vi racconterò della stessa in maniera approfondita nei prossimi mesi.

Pertanto, mi concentrerò esclusivamente sul vino e sulla sua degustazione che mi ha lasciato con il fiato sospeso.

Naturalis Historia nasce, dal connubio di due vitigni Aglianico e Piedirosso allevati sulle colline dell’Irpinia in un percorso, iniziato nel dopoguerra, alla riscoperta di valori e sapori della regione Campania una terra martoriata e nutrita dal Vesuvio. I due vitigni compongono il vino nella misura dell’85% per le uve Aglianico e per il 15% dalle uve Piedirosso che vengono allevate a guyot, vendemmiate a fine Ottobre e coltivate su un terreno argilloso-calcareo. Il vino viene affinato per diciotto mesi in barriques e per dodici mesi in bottiglia.
 
Degustazione:

Granato intenso con unghia aranciata mostra immediatamente una splendida consistenza. All’olfatto il vino risulta intenso e complesso con in apertura una nota intensa di ciliegia sotto spirito e marmellata di prugna. In successione si aprono aromi di menta, cioccolato, pepe nero, tabacco e note ematiche. In bocca risulta caldo, sapido, morbido e avvolgente con un tannino fine ed elegante distribuito ottimamente e uniformemente. Intensa persistenza con retrogusto caratterizzato da note nuovamente di pepe nero e cioccolato. In abbinamento lo accosterei con carni rosse elaborate e con formaggi stagionati.

domenica 8 giugno 2014

Degustazioni: Saint Esprit 2011 Côtes du Rhône Delas


Nel mese di maggio ho avuto il piacere di degustare Saint Esprit 2011 Côtes du Rhône di Delas. La maison Delas Frères nasce nell’ottocento e nel 1977 viene acquisita da Champagne Deutz. L’azienda coltiva i propri vigneti sulle ripide pendici di granito della zona settentrionale del Rodano in alcune delle denominazioni più prestigiose della regione e recentemente si è rinnovata nella direzione del rispetto della territorialità e delle caratteristiche di ciascuna zona in cui sono presenti i vigneti. Ha una produzione media di 450.000 bottiglie l'anno. La zona di coltivazione è caratterizzata dal maestrale che è un vento violento che può portare instabilità e temperature fredde. In Provenza e un po’ in tutta la Francia del Sud viene chiamato mistràl. Il mistral, provenendo dall’Atlantico, entra nella Valle del Rodano scavalcando il Massiccio Centrale, acquista velocità e caratterizza con tempeste di vento anche violente la zona. Il territorio è caratterizzato da una stagionalità delle piogge molto marcata e da temperature calde con grande insolazione.
I vigneti del Saint Esprit si trovano nella parte nord del dipartimento dell’Ardèche, situato più o meno al centro della parte meridionale della Valle del Rodano e sono situati su ripide colline di granito con un’esposizione sud; tali condizioni offrono la migliore crescita per le vigne.
 
Metodo di Produzione

Il Saint Esprit viene prodotto con una miscela costituita per il 90% da uve Syrah e per il 10% da Grenache. Entrambi i vitigni vengono diraspati. La fermentazione, la cui temperatura viene controllata e mantenuta tra 82° C e 86° C, e la macerazione, avvengono in tini chiusi per circa quindici giorni dove rimontaggi giornalieri assicurano una perfetta estrazione. Dopo svinatura, pressatura e successivo travaso, si passa alla fermentazione malolattica che avviene in acciaio. Al termine, il 30% del vino viene affinato in botti di rovere al fine di fornire alla successiva miscela un tocco di legno.  La cuvée, dopo la miscelazione e successivo filtraggio, viene imbottigliata.

Degustazione:

Il vino si presenta con un vestito granato e un’ottima consistenza. Al naso si apre con una leggera dissociazione alcolica che dopo alcuni attimi si perde ed iniziano a percepirsi sentori di  frutti di bosco e nel sottofondo aromi di viola, pepe, peperone, cannella e liquerizia. In bocca è morbido, rotondo e fine con tannini delicati e ben distribuiti. Un vino estremamente interessante caratterizzato nel finale da un’ampia persistenza. In abbinamento lo assocerei ad una cucina in stile provenzale caratterizzata da imbottiture e grigliate miste.