Oggi, vi voglio
raccontare della Maison Pommery attualmente di proprietà del Gruppo Vranken con
il nome di Vranken Pommery Monopole che rappresenta la più grande azienda
vitivinicola in Europa con marchi presenti e distribuiti in 147 paesi nel
mondo. Volevo raccontarvi di Pommery esclusivamente con delle fotografie da me
realizzate perché speravo che anche voi provaste le mie emozioni ma poi avrei
perso il piacere di raccontare le mie sensazioni e le mie esperienze.
Il mio viaggio
verso la Maison inizia in auto da Parigi. Dopo circa due ore di cammino arrivo
a Reims dove avrò il piacere di soggiornavi per diverso tempo. Reims è
Champagne, qui oltre a Pommery troviamo Mumm, Taittinger, Veuve Cliquot, etc.
Niente, tuttavia, a mio parere, è paragonabile a Pommery ed è qui che fermerò
la mia base estiva. Reims è una città fantastica che vive di Champagne, vive
delle Maison e della parola Champagne legata alle persone che vi risiedono.
Arrivato nei
pressi della Maison la visione è sbalorditiva. Una struttura imponente simile
ad un grande castello con un giardino curato ricco di opere d’arte, opere che
ritroverò anche nella cantina sotterranea. Le cantine del Domaine, situate
diversi metri sotto terra, sono state ricavate trasformando 120 cave di gesso
di origine gallo-romana e sono collegate da 18 km di gallerie destinate ad
ospitare venticinque milioni di bottiglie in affinamento. Per realizzare questo
ambizioso progetto sono stati necessari dieci anni di lavori, tra il 1868 e il
1878.
Pommery è
sinonimo di Champagne ma anche di arte. Infatti, Madame Pommery era attivamente
coinvolta nella riorganizzazione della Reims Philharmonic Society, sosteneva Les
Amis des Arts (amici dell’arte) comprando i loro migliori dipinti e nel 1882
commissiono a Navlet la serie di incredibili e monumentali bassorilievi che
ornano le sue cantine. La passione che spingeva questa continua ricerca la
porto a mettere assieme una notevole collezione di maioliche provenienti dai centri
più famosi: Rouen, Moustier, Strasburgo, Nevers, Luneville e perfino centri
come Sinceny, Sevres e Delft. Madame Pommery lascio questa collezione presso il
Museo di Reims. Oggi, Pommery continua a commissionare opere ad artisti moderni
di valore ma posizionandosi in un contesto tutto suo. Con la creazione di
Experiences Pommery nel 2003, Pommery diviene un produttore di arte, fornendo
alla scena internazionale una propria visione underground. Inoltre, è di Madame
Pommery l’idea di mettere a “servizio” dell’azienda l’architettura neo-gotica
elisabettiana, uno stile architettonico ritenuto a quel tempo troppo
prestigioso per cantine, sale di imbottigliamento e magazzini. Realizzato nel
1878 dopo dieci anni di lavori, ad oltre 50 anni dalla fondazione della Maison,
diventa centro produttivo e di accoglienza del marchio Pommery. Si estende oggi
su cinquanta ettari tra edifici in stile elisabettiano, di cui venticinque ettari
coltivati a vigneti denominati Clos de Pompadour e Moulin de la Hausse.
Le Vigne
Trecento ettari suddivisi
tra sette villaggi classificati al 100% compongono, attualmente, le vigne della
Maison Pommery. La gran parte dei vigneti sono piantati sui fianchi delle
colline con una perfetta insolazione e costante areazione e tutti sono caratterizzati
da terreno calcareo con un formidabile strato di gesso nel sottosuolo
caratteristiche che garantiscono un ottimo serbatoio di calore e da un clima
settentrionale, che alterna mitezza atlantica e rigore continentale,
caratteristiche che creano tutta la specificità dei vigneti della Maison.
Sui versanti
della Montagne de Reims troviamo Mailly, Verzenay, Bouzy e Ay per il Pinot Noir
e Sillery per lo Chardonnay ed il Pinot Noir mentre sulla Cote des Blancs
abbiamo Cramant e Avize per lo Chardonnay. Il vigneto riservato a Cuvée Louise
nasce esclusivamente dai tre più importanti Grand Cru della regione della Champagne
quali Avize e Cramant per gli Chardonnay e Aÿ per il Pinot Noir. Le parcelle
del vigneto Cuvée Louise sono selezionate sia per la loro posizione nel cuore di
questi terreni sia per i risultati ottenuti nel corso degli anni e ancora per
la ricchezza aromatica delle loro uve. Il vigneto è oggetto di attente cure per
tutto l’anno attraverso potatura autunnale equilibrata affinché la vite
germogli correttamente, legatura di primavera, spollatura, disposizione a
spalliera e spampinatura d’estate per favorire il “polmone” della vigna. Giunte
a maturità, queste uve presentano un tenore di zucchero sensibilmente più alto
rispetto agli altri appezzamenti degli stessi Cru.
L’invenzione del
Brut
Monsieur
Pommery, di salute cagionevole, dopo aver fatto fortuna nel mercato della lana,
decide nel 1856, visto che il figlio Louis è ormai grande, di ritirarsi dagli
affari per vivere una vita più tranquilla. Tuttavia, dopo diciassette anni dopo
la prima gravidanza, Madame Pommery, aspetta un bambino. Questa gravidanza
miracolosa, all’età di 38 anni, cambierà per sempre il corso della loro vita;
infatti, Monsieur Pommery, per garantire il futuro della figlia, apre
un’attività dedita alla commercializzazione dei vini di Champagne e quando, il
18 febbraio 1858, Monsieur Pommery si spegne, Madame Pommery guarda Louise che
non ha neppure un anno e raccoglie le proprie forze per dare inizio ad una
delle più belle storie della Champagne.
Così, nel 1874
Madame Pommery che ha preso saldamente in mano le redini dell’azienda
percepisce che i gusti stanno cambiando e chiede a Victor Lambert, Chef de Cave
della Maison che ha sostituito Olivier Damas, di ideare uno champagne secco,
leggero ed elegante. Questa audace volontà di Madame Pommery, in un’epoca in
cui domina il gusto dolce, verrà coronata nello stesso anno con la creazione
del primo “brut” millesimato della storia dello champagne: il Pommery
Nature 1874. L’idea diventa in realtà un successo senza precedenti e ancora
oggi è lo stile di riferimento per eccellenza e si ritrova negli Champagne
Cuvée Louise, Pommery Millésimé Grand Cru, Brut Royal e Pommery Noir.
Oggi, lo Chef de
Cave che firma gli champagnes della Maison è Thierry Gasco e a lui compete la
definizione delle “cuvee”, sposando tra loro i diversi Cru. Ogni anno, cerca
con cura, il profumo e il gusto che distinguono lo Champagne Pommery. Gasco gestisce
anche le “Relations Vignoble” occupandosi direttamente delle valutazioni
agronomiche e della qualità delle uve conferite. Questo principio selettivo e l’ingrediente
che assicura la qualità della materia prima che poi si evince dalla purezza e
finezza dei suoi vini.