La scorsa settimana, dopo un lungo affinamento nella
mia cantina personale, ho deciso di aprire una bottiglia che mi venne regalata
molti anni addietro da mio fratello: Naturalis Historia 1997 di Mastroberardino.

Pertanto, mi concentrerò esclusivamente sul vino e
sulla sua degustazione che mi ha lasciato con il fiato sospeso.
Naturalis Historia nasce, dal connubio di due vitigni
Aglianico e Piedirosso allevati sulle colline dell’Irpinia in un percorso,
iniziato nel dopoguerra, alla riscoperta di valori e sapori della regione
Campania una terra martoriata e nutrita dal Vesuvio. I due vitigni compongono
il vino nella misura dell’85% per le uve Aglianico e per il 15% dalle uve
Piedirosso che vengono allevate a guyot, vendemmiate a fine Ottobre e coltivate
su un terreno argilloso-calcareo. Il vino viene affinato per diciotto mesi in barriques
e per dodici mesi in bottiglia.
Degustazione:
Granato intenso con unghia aranciata mostra
immediatamente una splendida consistenza. All’olfatto il vino risulta intenso e
complesso con in apertura una nota intensa di ciliegia sotto spirito e
marmellata di prugna. In successione si aprono aromi di menta, cioccolato, pepe
nero, tabacco e note ematiche. In bocca risulta caldo, sapido, morbido e
avvolgente con un tannino fine ed elegante distribuito ottimamente e
uniformemente. Intensa persistenza con retrogusto caratterizzato da note
nuovamente di pepe nero e cioccolato. In abbinamento lo accosterei con carni
rosse elaborate e con formaggi stagionati.